Comparando le ultime due edizioni dei Campionati italiani giovanili si osserva (in particolare nelle Eso B/f ) un abnorme incremento delle prestazioni natatorie ma un rilevante decremento di quelle podistiche. Tranne qualche eccezzione, si riscontra un generale abbassamento della qualità delle prestazioni nelle singole discipline e soprattutto, in tutte le categorie, del computo totale della combinata nuoto-corsa.
APRILE 2007 | ESO B/m | ESO B/f | ESO A/m | ESO A/f | RAGAZZI | RAGAZZE |
1° NUOTO | 1’09”73 | 1’03”95 | 1’01”17 | 1’01”90 | 2’08”01 | 2’15”67 |
2° NUOTO | 1’10”24 | 1’07”99 | 1’02”45 | 1’03”12 | 2’11”08 | 2’16”37 |
3° NUOTO | 1’10”68 | 1’08”02 | 1’02”61 | 1’03”16 | 2’11”37 | 2’19”80 |
1° CORSA | 3’17”41 | 3’30”47 | 3’00”31 | 3’15”43 | 6’15”37 | 6’59”07 |
2° CORSA | 3’17”86 | 3’31”95 | 3’02”86 | 3’18”29 | 6’32”42 | 7’12”04 |
3° CORSA | 3’19”29 | 3’39”27 | 3’06”72 | 3’21”25 | 6’33”54 | 7’24”40 |
1° PUNTEGGIO | 1968 | 2268 | 2124 | 2348 | 3208 | 3276 |
2° PUNTEGGIO | 1968 | 2224 | 2108 | 2280 | 3196 | 3216 |
3° PUNTEGGIO | 1964 | 2108 | 2100 | 2272 | 3016 | 3172 |
NOVEMBRE 2006 | ESO B/m | ESO B/f | ESO A/m | ESO A/f | RAGAZZI | RAGAZZE |
1° NUOTO | 1’03”40 | 1’08”23 | 1’01”21 | 1’03”76 | 2’05”73 | 2’17”96 |
2° NUOTO | 1’03”48 | 1’10”37 | 1’01”53 | 1’04”34 | 2’05”88 | 2’21”25 |
3° NUOTO | 1’04”97 | 1’11”25 | 1’02”13 | 1’04”36 | 2’09”15 | 2’23”73 |
1° CORSA | 3’03”60 | 3’17”40 | 2’58”60 | 3’20”10 | 6’11”40 | 7’11”30 |
2° CORSA | 3’15”00 | 3’24”60 | 2’59”70 | 3’21”90 | 6’19”30 | 7’11”80 |
3° CORSA | 3’16”10 | 3’27”20 | 3’01”50 | 3’22”10 | 6’22”10 | 7’15”30 |
1° PUNTEGGIO | 2072 | 2236 | 2220 | 2324 | 3260 | 3320 |
2° PUNTEGGIO | 2036 | 2236 | 2216 | 2300 | 3160 | 3320 |
3° PUNTEGGIO | 2016 | 2204 | 2208 | 2284 | 3112 | 3144 |
A mio avviso questo è un fattore da non sottovalutare per chi vuole analizzare in modo lucido e corretto non solo le prestazioni di questi giovani atleti ma, più in generale, l’afflusso e la salute del Pentathlon il cui futuro, come ogni altro sport dipende dai serbatoi giovanili. Senza giri di parole, ritengo che questi serbatoi siano a dir poco scarsi e quindi insufficienti per assicurare al movimento Pentathlon un afflusso continuo di atleti nelle categorie superiori.
Il decremento del numero degli atleti che approdano alle categorie maggiori (Junior e Senior) è a dir poco disastroso. Nel passaggio dalle categorie Esordienti alla categoria Senior si ha un abbandono della disciplina da parte degli atleti di circa il 90% e già nel passaggio alla categoria Ragazzi/e il 50% degli adolescenti cambia sport o continua a fare nuoto. Bisogna considerare il fatto che tale abbandono non è supportato da grandi numeri di partenza ma si verifica a discapito di un numero già esiguo di atleti.
In occasione dei Campionati italiani giovanili si parla sempre con grande enfasi del numero degli iscritti alla competizione. Non ne capisco il motivo. A questi ultimi Campionati hanno partecipato 518 ragazzi e ragazze rappresentanti 5 categorie diverse. L’età compresa era tra i 7 e i 16 anni, quindi un arco di tempo molto ampio che comprende non una ma più generazioni sportive. Sinceramente, vi chiedo se si può pensare come un fatto positivo che 518 ragazzi rappresentino l’utenza giovanile del Pentathlon Moderno in tutta Italia? E se si considera che nelle categorie Esordienti ci sono moltissimi bambini “prestati” dal nuoto alle società di P.M. il numero si assottiglia ancora di più. In una gara provinciale di nuoto o di atletica gareggiano il doppio dei ragazzi iscritti ad un Campionato italiano di P.M.
Allora ci vogliamo nascondere dietro ad un dito o si comincia a guardare in faccia la realtà?
Non si può più far finta di nulla. Chi vuole bene a questo sport ha il dovere di farsi sentire dalla Federazione con un potente "urlo" per sottolineare quanto sia difficile sopravvivere per quelle Società che praticano realmente il Pentathlon...un urlo reale di sofferenza!
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